Sono uno psicologo che ama la concretezza, i percorsi di supporto brevi ed efficaci, quelli che portano a risultati tangibili.

Per questo mi piace definirmi lo psicologo del “e quindi?”, del ragioniamo insieme su una soluzione percorribile.

Partendo da un approccio sistemico relazionale, ho voluto concretizzare il mio pragmatismo in un metodo che usi le mani e la creazione di modellini, per aiutare le persone a comprendere meglio i problemi e, soprattutto, le risorse immediatamente disponibili per risolverli.

L’Ego Psico Play permette di superare le difficoltà del disegno o delle creazioni artistiche, mettendo tutti nelle stesse condizioni di esprimersi senza sentirsi inadeguati o meno bravi di altri: ciò che accade è che il senso di incompetenza, il “non sono bravo a..” scompaiono lasciando il posto al divertimento e allo stupore nel notare la facilità con cui si è realizzato un modellino tridimensionale. Altro fenomeno affascinante, soprattutto quando l’attività viene svolta in gruppo, è la totale assenza di competizione con l’altro; ciascuno si concentra sul suo modello e lo trova adeguato, bello. Si apprezzano i lavori degli altri senza ripensamenti o sentimenti di inadeguatezza per il proprio.

L’Ego Psico Play facilita e velocizza i processi di comprensione di sé stessi, dei propri vissuti, delle proprie difficoltà e delle proprie risorse perchè le concretizza in un modello tridimensionale, visibile, tangibile, esplorabile da vari punti di vista. Pensate a cosa può significare tenere una propria rappresentazione tra le mani?!